La città tatuata - la Repubblica


La città tatuata - la Repubblica

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Quanti anni avrà questa PANTEGANA incisa sulla colonna che si affaccia sul pontile del TRAGHETTO DI SAN FELICE, nel sestiere di Cannaregio, a VENEZIA? Cento, duecento, cinquecento? E chi


sarà stato l'antico graffitaro, un ragazzino veneziano, un _foresto_ sorpreso dall'abbondanza di roditori in laguna, un mercante, un soldato annoiato? È solo uno delle migliaia di


GRAFFITI D'EPOCA – disegni sacri e osceni, slogan politici, messaggi d'amore – che popolano muri e pavimenti della città, e che due studiosi, ALBERTO TOSO FEI E DESI MARANGON,


stanno scovando battendo palmo a palmo calli, campi e fondamenta. Li hanno raccolti in DUE LIBRI, pubblicati dalla casa editrice Lineadacqua, e gli hanno dedicato anche un festival, _URBS


SCRIPTA_, giunto alla terza edizione. VENEZIA, MILLE ANNI DI GRAFFITI di Fabio Bozzato 04 Giugno 2025 NE PARLA FABIO BOZZATO IN UN ARTICOLO SUL VENERDÌ DEL 31 MAGGIO E ORA ONLINE: ci sono le


scritte lasciate dai sostenitori di un doge eletto nel 1684, le firme di passanti sconosciuti e anche famosi, come il liutaio Magno Lauer (1618), le scritte lasciate in tutte le lingue che


si parlavano nel porto più ricco e frequentato del Mediterraneo. Fino alle rune tracciate da ARMIGERI VICHINGHI sul Leone del Pireo che oggi fa da guardia all'ARSENALE: risalgono


addirittura al 1020. Chissà tra mille anni se gli studiosi guarderanno con lo stesso interesse le _tag_ e i _pezzi_ lasciati da writers e aspiranti street artist sui muri delle nostre città.


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