Ue. Merkel: serve accordo sul recovery fund entro l’estate - vatican news
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La cancelliera tedesca spinge per un’intesa sul fondo per il rilancio dell’economia, nel suo primo discorso al Parlamento europeo, in apertura del semestre di presidenza Ue della Germania.
Decisivo il prossimo vertice del Consiglio europeo in programma il 17 e 18 luglio MARCO GUERRA – CITTÀ DEL VATICANO Con un forte appello alla solidarietà e all’unità dell’Europa, oggi
pomeriggio la cancelliera tedesca Angela Merkel, nel suo discorso al Parlamento europeo per presentare il semestre di presidenza Ue della Germania, ha auspicato che sia raggiunto un accordo
sul Recovery fund entro l’estate. FARE IN FRETTA PER LA COESIONE UE “Non dobbiamo perdere tempo, perché a soffrirne sarebbero i più deboli” ha detto la Merkel, spiegando che "la
dimensione sociale è per la coesione dell'Europa altrettanto importante quanto quella economica". Davanti all’emiciclo di Bruxelles la cancelliera tedesca ha evidenziato che questa
crisi non è stata causata dai Paesi ma dal virus Covid-19 e per questo servono interventi molto diversi, ma ha detto anche che "l'indebitamento non può essere l'unica
risposta dell'Europa sulla scena internazionale". "L'Ue può venire rafforzata dalla crisi solo se è disposta a cercare soluzioni comuni – ha proseguito -, se si è
disposti a capire la prospettiva dell'altro. Saremo più forti di prima se rafforziamo la visione e il senso di comunità, nessuno esce da solo dalla crisi". IL PROGRAMMA DEL
SEMESTRE DI PRESIDENZA TEDESCA Il leader tedesco, che guiderà la presidenza di turno dell’Unione Europea, ha quindi rivolto lo sguardo alle prospettive di lungo termine, affermando che il
Recovery fund “non deve servire solo a ricreare le condizioni precedenti alla crisi, ma deve essere anche utilizzato per fare un passo nel futuro”. La Merkel ha poi indicato come "punti
centrali" del programma del semestre della presidenza della Germania "la digitalizzazione e la lotta contro i cambiamenti climatici". Significativo anche l’accenno alla web
tax, rispetto alla quale la Merkel esorta ad una soluzione dell’Ue qualora non se ne raggiunga una livello globale. CONFRONTO TRA PAESI PRO-RIGORE Nelle stesse ore a Madrid il presidente del
Consiglio italiano Giuseppe Conte e il premier spagnolo Pedro Sanchez hanno ribadito che “serve una risposta europea forte" e chiesto espressamente che il Recovery Fund non scenda
sotto i 750 mld di euro stimati inizialmente. Non è mancata nemmeno la voce dei Paesi cosiddetti rigoristi. “E’ stato bello parlare con i miei colleghi di Danimarca, Paesi Bassi e Svezia per
coordinare la nostra posizione in vista del Consiglio europeo della prossima settimana sul quadro finanziario pluriennale dell'Ue e il Recovery Fund”, ha scritto su Twitter il
cancelliere austriaco Sebastian Kurz al termine di una videoconferenza tra i quattro leader. ALTOMONTE: LA GERMANIA FARÀ APPROVARE IL RECOVERY FUND “Contrariamente al passato, la Germania
sembra convinta della necessità di un accordo per il supporto delle economie più colpite dalla crisi. In più ha la presidenza di turno e non può permettersi insuccessi”, questo il parere di
Carlo Altomonte, docente di Economia europea alla Bocconi di Milano, intervistato da Vatican News. Ascolta l'intervista a Carlo Altomonte L’ economista della Bocconi pensa quindi che
l’accordo sarà trovato e che la vera partita sta nei termini di quest’ultimo: “Probabilmente l’impianto complessivo resterà inalterato ma scenderà un po’ la quota a fondo perduto, per far
salire quella dei prestiti. Invece le voci relative al bilancio comunitario scenderanno per far spazio al Recovery”.